Quando si acquista un’auto di seconda mano da un privato, è necessario valutare ogni aspetto della compravendita, non solo quello economico o le condizioni generali della vettura. L’acquirente, in assenza di intermediari, deve tutelare in prima persona i propri interessi e, a tale scopo, può effettuare delle apposite verifiche per accertare non solo lo stato di conservazione e manutenzione dell’auto, ma anche quello ‘giuridico’. In tal senso, è possibile ricorrere al rintraccio della targa, conoscendone il numero e il luogo di immatricolazione.
Di seguito, vedremo quali sono le peculiarità di una ricerca di questo tipo quando il veicolo risulta immatricolato in Svizzera.
Cosa vuol dire rintracciare una targa
In linea generale, quando si parla di rintracciare una targa si fa riferimento a determinate operazioni di ricerca che servono a collegare un numero di targa ad un veicolo e, di conseguenza, al soggetto intestatario del mezzo. In altre parole, vengono effettuati controlli specifici per accertare che l’identificazione tra veicolo e numero di targa coincida con quella riportata nei registri automobilistici. Il rintraccio può essere eseguito seguendo due strade: da un lato, si possono estrapolare le informazioni relative al numero di targa, ossia la sequenza alfanumerica riportata sulle piastre metalliche montate sul veicolo; dall’altro, invece, si possono eseguire ricerche d’archivio relative ad un soggetto specifico, in modo tale da verificare se vanta diritti di sorta su uno o più veicoli.
Nel caso si tratti di un soggetto giuridico (una società o un’azienda), ad esempio, il rintraccio può riguardare le flotte aziendali. Qualora non si conosca il nominativo dell’intestatario, è possibile associare un numero di targa ad un determinato veicolo tramite il numero di telaio di quest’ultimo (in genere si tratta di un codice alfanumerico collocato all’interno del vano motore e riportato su un’etichetta metallica).
In Italia, il rintraccio di una targa può essere effettuato per mezzo di una visura al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico, ossia l’archivio dove vengono registrati tutti i dati di immatricolazione di un veicolo; la richiesta va inoltrata fisicamente o in modalità telematica. Il documento che contiene i riscontri della visura ha solo una funzione riepilogativa e non ha valore legale, a differenza del cosiddetto “certificato cronologico”.
A cosa serve rintracciare una targa
Rintracciare una targa auto è un’azione di ricerca che può rendersi utile in svariati ambiti e contesti diversi, come sottolinea Andrea Sciangola – Sales Manager di Inside Intelligence & Security Investigations.
Lo scopo principale di una verifica di questo tipo consiste nell’individuare la presenza di eventuali gravami a danno del veicolo, ovvero accertare se vi sono segnalazioni di furto, pignoramento o fermo amministrativo a carico della vettura. Informazioni del genere sono di particolare importanza, ad esempio, nell’ambito di una compravendita tra soggetti privati, senza l’intermediazione di un rivenditore o una concessionaria autorizzata.
In tal caso, è consigliabile che l’acquirente, a tutela dei propri interessi, richieda una visura sulla targa, poiché la formalizzazione della compravendita (ossia il passaggio di proprietà dell’auto) non può essere effettuato se sul veicolo grava, ad esempio, un fermo amministrativo. Quando si verifica un’eventualità di questo tipo, è necessario che vengano espletate le formalità burocratiche per la rimozione dei gravami.
Come rintracciare una targa in Svizzera
Nel caso in cui il veicolo sia stato immatricolato in Svizzera, ovvero sia associato ad una targa svizzera, le modalità di rintraccio sono differenti. Sono diversi i fattori che concorrono a rendere diverse le procedure:
- Il sistema delle targhe. Va tenuto conto, anzitutto, che la Svizzera non fa parte dell’Unione Europea; di conseguenza, i veicoli immatricolati all’interno del paese circolano con una targa di formato diverso da quello europeo standard. In aggiunta, rispetto agli stati membri dell’UE, le targhe non sono associate in maniera univoca al veicolo ma alla persona fisica che al momento dell’immatricolazione diventa “detentore” della targa. La normativa svizzera prevede che lo stesso soggetto possa detenere la targa anche se cambia veicolo o si trasferisce in altra residenza all’interno dello stesso cantone. Qualora il detentore si trasferisca in un altro cantone, deve richiedere una nuova targa, recante la sigla di identificazione del nuovo cantone di residenza. A rendere ancora più complesso il sistema delle targhe svizzere vi sono le cosiddette “targhe trasferibili”: in sintesi, in Svizzera è possibile immatricolare due veicoli della stessa categoria associandoli ad una sola targa, per poi applicare quest’ultima su uno dei due mezzi (che, di conseguenza, non possono circolare contemporaneamente);
- La giurisdizione cantonale. Mentre in Italia esiste un archivio nazionale (il PRA, tenuto dall’ACI) in cui sono registrati i dati dei veicoli immatricolati dopo il 1993 (ultimo anno di circolazione delle targhe ‘provinciali’), in Svizzera i dati e le procedure relativi alle targhe sono gestiti da enti cantonali. Come si legge sul portale di riferimento della confederazione elvetica, “per sapere chi è il detentore di un determinato numero d’immatricolazione, occorre rivolgersi all’ufficio della circolazione del Cantone di provenienza dello stesso. Si possono ottenere notizie (nome e indirizzo del detentore) su tutte le targhe immatricolate in circolazione. Sono escluse le targhe che sono state depositate, sono scadute o sono sottoposte al blocco della comunicazione dei dati. Molti Cantoni dispongono di un elenco delle targhe in forma cartacea, alcuni offrono un servizio di informazione via SMS e altri pubblicano in Internet i numeri di immatricolazione con i dati relativi al detentore”.
Sulla base di quanto sottolineato fin qui, è facile intuire come la ricerca di un numero di targa registrato in Svizzera possa presentare notevoli difficoltà; ragion per cui, è bene affidarsi a figure specializzate, rivolgendosi ad un’agenzia di investigazione privata che offra un servizio di rintraccio delle targhe straniere, specie nel caso in cui il titolare della targa abbia richiesto il blocco all’accesso pubblico dei dati.
Chiunque abbia interesse ad effettuare il rintraccio può mettersi in contatto con l’agenzia per conferire il relativo mandato d’incarico, dopo aver stabilito un contatto telefonico o via e-mail. Prima che i tecnici incaricati possano procedere alla ricerca, il mandante deve comunicare le informazioni a propria disposizione, ovvero il numero di targa o il nominativo sul quale effettuare ulteriori ricerche.
Ai fini dell’indagine possono essere utili anche dettagli secondari, come ad esempio la marca o il modello del veicolo, l’anno di costruzione e le specifiche tecniche della motorizzazione. I dati estrapolati durante le procedure di rintraccio sono contenuti all’interno di un dossier investigativo, un documento tecnico che viene inviato poi a chi ha richiesto il servizio; questi può risultare utile non soltanto per la valutazione di un acquisto tra privati ma anche per risolvere controversie legate ad un sinistro stradale.
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