Saremo Exhibition Sponsor della 15° edizione del Credit Village Day, evento che dal 2008 è il punto di riferimento per gli attori del Credit Industry.

Il 1° Dicembre, presso l’Allianz Mico di Milano, saremo pronti con il nostro stand n°16 per illustrare i nostri servizi di consulenza acquistabili comodamente da casa sul nostro portale.

Per la prima volta, l’evento affronterà in un’unica data due importanti focus: Credit Management e Real Estate.

Nel corso della mattinata vi saranno due sessioni parallele, dedicate al Credit Management e al Real Estate, uniti dal filo comune della sostenibilità e dell’innovazione.

Nel pomeriggio questi due mondi si incontreranno in un’unica tavola rotonda moderata dal giornalista Andrea Cabrini, direttore di Class Cnbc, in cui i più autorevoli decision maker dei principali player del credit management, real estate, technology e proptech si confronteranno sugli scenari futuri e sulle sinergie e potenzialità che il nuovo ecosistema potrà offrire.

Interverranno i più onorevoli esperti di entrambi i settori. La giornata si apre con le due sessioni parallele per poi concludersi nel pomeriggio con la plenaria in cui Credit Industry e Real Estate si incontrano. Le plenarie rispettivamente sono:  Credit Management 4.0: Dalla Early E Npe Collection All’evoluzione Omnicanale , Re-Think The Future, dedicata al Real Estate, ed infine Building The Bridge: Credit Management e Real Estate si incontrano

Tra gli speaker dedicata al Credit Management: Rino Antonucci, Responsabile Direzione NPE Credit Agricole, Fabio Panzeri, General Manager Servicing and Operations Gruppo Prelios, Fabio Pettirossi, Responsabile della Direzione UTP AMCO, Vito Ruscigno, Head of NPE Monitoring & Optimization Gruppo Intesa Sanpaolo, Francesco Russo, Head of Credit Monitoring Unicredit, Alessandro Scorsone, Sales & Marketing Director Axactor in Italia, Giovanni Gilli, Presidente Intrum Italy

Relativamente alla sessione dedicata al Real Estate ad intervenire saranno: Giuseppe Carone, Direttore Il Prisma, Paolo Micucci, CEO City Life e Head of European Engineering & Project Management Generali Real Estate, Marialisa Santi, Presidente Fondazione dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, Marta Stella, Consigliere Delegato Borio Mangiarotti

Il programma completo della giornata sul sito dedicato all’evento https://www.cvday.events/agenda/

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Accade molto spesso che un conto di qualsiasi tipo possa diventare inattivo: non è raro che non sia usato regolarmente oppure che addirittura venga dimenticato; altre volte può capitare che alla morte di un membro della famiglia, l’erede non venga mai a conoscenza di un conto.
Per rapporti bancari di questo tipo sui quali non è avvenuta alcuna movimentazione per almeno 10 anni, si parla di conti correnti dormienti. La normativa in merito stabilisce chi e come può recuperare il denaro, quali sono i termini di prescrizione e quali sono i doveri della banca.

Cosa sono i conti correnti dormienti

I conti correnti sono considerati “dormienti” se hanno un importo maggiore di 100 euro e soprattutto non è mai stata effettuata alcuna movimentazione per un periodo minimo di 10 anni. Ogni tipo di strumento finanziario caratterizzato da un deposito può diventare dormiente: conti correnti bancari o postali; libretti di risparmio; azioni, obbligazioni e titoli di stato.
Dal momento in cui questi strumenti finanziari diventano dormienti, vengono trasferiti presso il fondo del Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), società per azioni pubblica e sotto il controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo fondo raccoglie il denaro che proviene dai conti dormienti ed ha il compito di gestire gli eventuali rimborsi reclamati dagli intestatari.
Prima che avvenga questo passaggio spetta all’istituto di credito informare per iscritto il titolare del conto o del deposito che questo sta per diventare dormiente. Il titolare ha poi 6 mesi per riattivare il conto; se questa richiesta non avviene i fondi vengono trasferiti al Consap. A questo punto il rimborso può essere richiesto per altri 10 anni, dopo i quali il denaro finirà alle vittime delle frodi finanziarie.

Come si indaga sui conti correnti dormienti

Si può recuperare il denaro depositato in conti correnti ormai fermi da oltre 10 anni anche dopo la morte del titolare. La criticità è però relativa all’effettiva conoscenza dell’esistenza di questi conti dormienti. Come già specificato un rapporto finanziario può essere considerato dormiente quando sono presenti almeno 100€ e che tale somma resti la stessa per almeno 10 anni. Questo significa che nessun erede ha mai effettuato un’operazione, poiché non a conoscenza di questo rapporto preesistente.
Nei casi un erede nutra il sospetto che il defunto fosse titolare di un conto dormiente è possibile dare mandato all’Agenzia Investigativa per iniziare un’attività di indagini finanziarie per verificarne l’eventuale esistenza. Andrea Sciangola – Sales Manager di Inside Intelligence & Security Investigations, spiega che un intervento professionale di carattere tecnico specialistico è necessario per ottenere riscontri oggettivi. Le attività investigative devono essere sempre svolte nel pieno rispetto delle norme e delle giurisdizioni competenti in materia. Si concentrano su un soggetto fisico, in tutto il territorio nazionale, con estensione alle Banche on-line, off-line e Poste Italiane, ed include, successivamente questa fase, un dossier investigativo in cui vengono presentati ad eventuali relazioni bancarie e postali della persona fisica deceduta, risalenti agli ultimi 10 anni, con indicazione della capienza.

Si possono recuperare i conti correnti dormienti

Nonostante sia responsabilità dell’istituto di credito fornire comunicazione a riguardo tramite raccomandata A/R all’ultimo indirizzo conosciuto, può accadere però che il proprietario di questo recapito possa essere cambiato o deceduto: a questo punto il fondo passa al Consap e quindi diventa dormiente.
Per evitare che questo avvenga è necessario riattivare il conto, semplicemente effettuando alcune operazioni. È possibile intervenire infatti manualmente:

Non sono utili invece le operazioni automatiche come ad esempio ricevere l’accredito della pensione, l’accredito dello stipendio, oppure pagamenti delle utenze effettuati attraverso RID.
Qualora purtroppo il conto dormiente fosse già stato inviato al Consap può essere ancora recuperato dal titolare, facendo però attenzione dal momento in cui il saldo è stato trasmesso al fondo, a non superare il termine di 10 anni. Esistono quindi procedure specifiche da seguire per ottenere il rimborso.
Innanzitutto va specificato che il recupero può essere richiesto:

  1.  dai titolari di rapporti dormienti (o dai loro eredi) secondo l’art. 2 del D.P.R. n.116/2007;
  2.  dagli ordinanti degli assegni circolari (o aventi causa) di cui all’art.1, comma 345 ter, della L. n.266/2005 entro dieci anni dalla data di emissione del titolo.

Non ne hanno diritto invece: i beneficiari degli importi relative alla assicurazioni sulla vita, i beneficiari di buoni fruttiferi, ma anche i beneficiari degli assegni circolari una volta decorso il termine dei 3 anni, di cui all’art. 84, comma 2, del Regio Decreto n. 1736/1933; gli ordinanti degli assegni circolari una volta decorso il termine di 10 anni dall’emissione del titolo di cui all’art. 2946 c.c.
Dopo aver accertato che si è nel diritto di fare richiesta, è necessario collegarsi al sito Portale Unico del Consap ed inoltrare la domanda nell’area dedicata (previa registrazione telematica); qualora non si avesse dimestichezza con il mezzo informatico, è possibile inviare una tradizionale raccomandata A/R.

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Se una somma di denaro non è corrisposta entro i termini stabiliti, il creditore può procedere con il pignoramento di determinati beni del debitore. Attraverso un’ingiunzione l’ufficiale giudiziario può inizialmente chiedere come garanzia alcune proprietà del soggetto, in modo da spingere l’inadempiente a saldare il debito, allo scopo di evitare il probabile successivo esproprio. Nei casi in cui il debitore viene considerato nullatenente, il creditore ha comunque strumenti per agire: è possibile infatti effettuare indagini per conoscere la reale situazione reddituale dell’insolvente, così da poter successivamente agire per il pignoramento a nullatenente.

Debitore nullatenente: cosa significa

L’art. 2740 del codice civile italiano stabilisce che un soggetto ha l’obbligo di rispondere ai propri debiti con ogni bene presente e futuro. Ma cosa accade se si tratta di nullatenenti? Innanzitutto, è bene ricordare che il termine “nullatenente” non è giuridico e non è presente in alcun tipo di legge.


La parola viene nel linguaggio corrente ed indica soggetti che non hanno lavoro retribuito, non percepiscono alcun reddito e non posseggono alcun bene. Questa eventualità rende impossibile per motivi materiali l’atto di pignoramento. Un altro caso in cui un soggetto è considerato nullatenente è quando non è titolare di redditi pignorabili, come pensionati che percepiscono pensioni al di sotto della soglia minima. Inoltre la legge stabilisce dei beni che seppure in possesso del debitore, non sono pignorabili; anche in questi casi si è considerati nullatenenti


Il nullatenente è quindi un soggetto che risulta in possesso di niente all’interno delle principali banche dati alle quali il creditore può accedere. In queste eventualità per il creditore è impossibile avere la meglio sul debitore ed al massimo può attendere che quest’ultimo possa iniziare a lavorare oppure percepire un’eredità, prima che si arrivi al termine dei tempi di prescrizione. I soggetti realmente nullatenenti però sono davvero rari.

La maggior parte delle volte infatti, alcune persone occultano le proprie disponibilità, intestando i propri averi a terzi, i cosiddetti “prestanome”, in modo da eludere la legge. Va specificato che questi stratagemmi raramente sfociano in reato, ma sono comunque considerati illeciti civili e che quindi possono comunque giustificare pignoramenti e/o risarcimenti danni. È compito quindi dell’agenzia investigativa effettuare indagini per recupero crediti, al fine di risalire alle effettive proprietà del debitore, individuando le tracce di eventuali spostamenti di beni.

Recupero crediti nullatenente: come ricercare i beni

Come già anticipato, essere nullatenenti non esclude da azioni di pignoramento: il creditore può infatti allungare i tempi di prescrizione, inviando una diffida di pagamento prima che si arrivi alla scadenza dei 10 anni canonici; inoltre i debiti possono essere tramandati agli eredi che hanno accettato l’eredità a meno che questi ultimi non sia considerati a loro volta nullatenenti.


Proprio per questo motivo è molto importante avvalersi di professionisti che possano fornire un supporto nel recupero informazioni relative alle reali condizioni economiche del debitore in modo da poter studiare una strategia per il recupero del credito. Come spiega Andrea Sciangola – Sales Manager di Inside Intelligence & Security Investigations: “per ottenere riscontri oggettivi è necessario far ricorso ad interventi professionali, di carattere tecnico specialistico. Queste attività devono essere sempre svolte nel rispetto delle norme e delle giurisdizioni competenti in materia. L’attività investigativa si concentra su di un soggetto fisico o giuridico ed include, una volta conclusasi la fase operativa, la consegna di un dossier investigativo, ossia un documento tecnico all’interno del quale sono riportate le notizie riguardanti l’obiettivo di riferimento. Questi riscontri possono poi essere utilizzati in diversi modi, a seconda degli obiettivi prefissati inizialmente dal mandante delle verifiche.”


Più nello specifico, alcune particolari notizie economiche e patrimoniali possono essere rilevate anche dal sopralluogo e dalla raccolta di informazioni in loco a mezzo di intervista investigativa, come previsto dall’art. 5 del DM 269/2010. Deve essere verificato che il debitore non abbia un posto di lavoro retribuito oppure una pensione; così come il possesso di un’autovettura, oppure altri veicoli intestati.
Più spesso però l’intervento dell’investigatore privato è necessario per rilevare alcune incongruenze che consentono di individuare proprietà nascoste da parte del debitore.


Il nullatenente potrebbe aver trasferito i beni attuando un’alienazione degli immobili a favore di coniuge o figli. Vanno quindi ricostruiti tutti i passaggi di proprietà attraverso la visura ipotecaria storica: qualora il nullatenente avesse effettuato una donazione negli ultimi 5 anni, il creditore potrà revocare la donazione stessa e pignorare il bene.


Un’ulteriore verifica va effettuata nel caso il debitore sia sposato per accertare se si trova in regime di comunione di beni: in tal caso il creditore avrà la possibilità di pignorare il 50% dei beni appartenenti al coniuge. Nel caso invece il nullatenente risulti divorziato va verificata la sua residenza per rilevare una possibile convivenza ancora in atto. In caso contrario si può ipotizzare la una eventuale separazione simulata. Se il debitore è in affitto si può effettuare un pignoramento mobiliare supponendo la proprietà degli oggetti e gli arredi.


Va verificata la presenza di conti correnti intestati in Italia, ma anche la possibilità che il debitore nullatenente possa nascondere i propri beni in conti correnti presso banche straniere oppure su carte prepagate, anch’esse pignorabili, così come eventuali polizze assicurative.
È necessario accertarsi che il debitore non abbia fatto rinuncia di eredità per evitare il pignoramento. In tal caso vanno dimostrate le motivazioni della rinuncia, in modo da poterla impugnare da parte del creditore.

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In un mercato sempre più competitivo e complesso per il management di una impresa è fondamentale conoscere ed ottenere informazioni commerciali sui propri fornitori, partner o clienti. Tali informazioni possono essere contenute in report aziende specifici attraverso i quali è possibile valutare l’affidabilità di qualsiasi tipo di stakeholder è gestire in modo più efficace il rischio di credito.

Ma vediamo nello specifico cosa sono i report aziende e quali informazioni si possono ottenere con questo tipo di analisi.

Cos’è il Report Aziende e perché è utile richiederlo?

Il report aziende è un documento contente una serie di informazioni, cosiddette pre-fido, utili alla valutazione dell’affidabilità economica e della solvibilità di una specifica azienda. I dati contenuti in questo documento sono dei veri e propri indicatori in grado di guidare imprenditori o manager aziendali nella selezione di partner commerciali, fornitori e clienti in Italia e all’estero.

La ricerca di informazioni commerciali preliminari su un soggetto privato o giuridico, prima di procedere con la firma di qualunque accordo commerciale, è una routine aziendale molto diffusa con la quale è possibile non solo verificare l’affidabilità economico finanziaria di un’azienda o di un cliente ma risalire e conoscere la composizione societaria degli stessi individuandone gli esponenti e i legali rappresentanti.

Il report imprese permette quindi di ottenere delle informazioni precontrattuali o pre-fido complete riguardanti le diverse figure che potrebbero entrare in merito a determinate trattative aziendali.

Business Information: indagini pre-fido imprese estere e italiane

Le informazioni commerciali, o business information, sono utili per valutare l’affidabilità di un’azienda e certificare il suo stato di salute. Questo genere di analisi permette di tutelare il proprio business e ottenere un vantaggio competitivo all’interno di mercati complessi, come ad esempio quelli esteri, nei quali il rischio di una perdita economica è molto elevato.

La business information rappresenta quindi per l’impresa uno strumento fondamentale per ottimizzare gli investimenti e ridurre il rischio di credito. Grazie ad essa è possibile conoscere meglio qualsiasi tipo di stakeholder ed avere un quadro completo e preciso della loro situazione economica e del loro grado di affidabilità.

Questo tipo di informazioni possono essere ottenute online, attraverso report specifici e con diversi gradi di approfondimento con i quali è possibile ottenere un’aggregazione di informazioni commerciali e pre-fido su:

Quali informazioni precontrattuali è possibile ottenere con i Report Aziende?

Con i report azienda di Intelligenceinside è possibile preservare la propria attività da rischi evitabili che potrebbero minare alla salute finanziaria della stessa.

Grazie ad essi è possibile, infatti, valutare la propria esposizione finanziaria, valutare il livello di affidabilità del partner commerciale, supervisionare l’operato del proprio ufficio commerciale e affinare le proprie strategie commerciali.

Tali valutazioni sono possibili solo attraverso l’acquisizione di informazioni commerciali che provengono da banche dati pubbliche, come ad esempio Camera di Commercio, Catasto, Conservatoria, registro dei protesti. Nello specifico vengono raccolte le seguenti informazioni precontrattuali:

Nel caso di report aziende con sede legale estera, può essere più difficile acquisire tali informazioni aziendali ed è per questo motivo che è bene rivolgersi ad un’agenzia investigativa specializzata, in grado di fornire tutti i dati necessari per consentire, a chi di dovere, di poter fare una valutazione appropriata circa il prosieguo dell’operazione commerciale con la controparte.

Rivolgendosi a Intelligenceinside si ha la certezza di ottenere un report dettagliato e curato dai nostri consulenti investigativi con il quale è possibile prendere scelte maggiormente consapevoli ed evitare di concedere forme di credito a clienti che risultano essere rischiosi per ciò che concerne la solvibilità.

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INTELLIGENCEINSIDE.COM è la piattaforma e-commerce specializzata in servizi info-investigativi che supporta gli studi legali nelle azioni di recupero crediti dei loro clienti e gli imprenditori nell’analisi del rischio reputazionale e di compliance di aziende candidate a partnership commerciali o di persone che aspirano a ricoprire incarichi di spicco in azienda.

Informazioni per il recupero credito

Gestire le indagini su un debitore insolvente è un processo delicato e a volte tortuoso, che obbliga a continui accertamenti e approfondimenti, a verifiche in varie sedi e, in alcuni casi, al reperimento di dati storici.

Un avvocato ha bisogno di informazioni affidabili e aggiornate per portare avanti in modo spedito le azioni legali richieste dal cliente. Noi ci impegniamo a recuperare rapidamente le informazioni sul debitore e a rintracciare quei dettagli che fanno la differenza in un processo giudiziale.

INTELLIGENCEINSIDE.COM offre i seguenti servizi per il recupero crediti:

Nel caso di un’azienda, forniamo l’identificazione giuridica dell’impresa, confermiamo la sede e l’attività svolta, rintracciamo il legale rappresentante e tutti i beni (mobili e immobili) intestati.

In tutte le nostre indagini presentiamo un giudizio finale di recuperabilità del credito

Grazie a una rete di sedi strategiche dislocate nelle principali capitali del Mondo, realizziamo indagini per il recupero crediti, oltre che in Italia, in Svizzera e all’Estero.

Informazioni Pre-fido

INTELLIGENCEONLINE.COM recupera informazioni precontrattuali o pre-fido che permettono di definire la reale affidabilità di clienti e partner commerciali, in modo da prevenire e ridurre il rischio di insolvenza.
Si può scegliere tra:

Indagini finanziarie

Le indagini finanziarie sono utili per risolvere controversie legate alla mancata risoluzione di debiti tra privati e aziende. In questo tipo di attività è determinante il rintraccio dei conti correnti bancari e postali del debitore per procedere al pignoramento presso terzi.

Conoscendo preventivamente l’entità del patrimonio della controparte, si potranno intraprendere azioni giudiziali con una maggiore certezza dell’esito positivo della procedura.

Indagando su qualsiasi tipo di relazione bancaria di un soggetto, forniamo i seguenti dossier:

Indagini reputazionali

Il servizio di indagini reputazionali di INTELLIGENCEINSIDE.COM fornisce informazioni su persone o società, in modo da individuare rischi economici o reputazionali di potenziali partner, competitor o possibili clienti. 
Per le aziende, risaliamo anche al più complesso organigramma societario, identifichiamo i nominativi dei vertici aziendali e rileviamo eventuali situazioni controverse o di conflitto che il cliente deve conoscere.
Realizziamo:

Visure e altri certificati

Sulla piattaforma di INTELLIGENCEINSIDE.COM è possibile anche recuperare velocemente visure, documenti ufficiali e atti emessi da:

Per alcuni certificati l’evasione è immediata, mentre gli altri servizi hanno tempi di evasione che vanno dai 2/3 giorni fino a un massimo di 4/5 giorni.

Hai bisogno di realizzare indagini per i tuoi clienti o di ottenere rapidamente certificati e documenti?

Affidati a INTELLIGENCEINSIDE.COM, la piattaforma specializzata in servizi info-investigativi più rapida, conveniente e affidabile del mercato.

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Per recuperare un credito serve dimostrare che il debitore dispone della capacità di saldare il suo debito. A questo riguardo, un ottimo strumento di indagine è il rintraccio del posto di lavoro del debitore, che permette di scoprire se è assunto presso un’azienda, qual è la sua attività lavorativa e la retribuzione che riceve grazie al suo impiego.

Ma come funziona questo tipo di indagine? Vediamolo nel dettaglio.

Recuperare un credito: le problematiche più comuni

I crediti insoluti sono uno dei principali motivi di crisi per professionisti e aziende. La mancanza di liquidità e la dilatazione dei tempi di incasso impediscono di portare avanti la normale gestione dell’attività e gli investimenti.

Il risultato? Una recessione che colpisce gran parte delle imprese italiane.

Perché un debitore non restituisce un credito o non paga per un servizio che ha ricevuto?

Le ragioni sono molteplici, come molteplici sono le motivazioni che portano un soggetto a richiedere un credito.

Alcuni temporeggiano perché a loro volta subiscono le conseguenze di un mancato pagamento (da un datore di lavoro o da un cliente); altri ritardano la restituzione del credito a causa della crisi economica, per altri ancora, invece, si tratta di incapacità nel gestire il proprio patrimonio.

Infine, ci sono soggetti che non si preoccupano di dover restituire un credito di cui hanno beneficiato, pur avendo la possibilità di farlo, ovvero disponendo delle risorse economiche necessarie.

È in questi casi che è davvero fondamentale trovare le prove della malafede del debitore: se il creditore dimostra che il debitore insolvente può ripagare il suo debito, avrà buone possibilità di ottenere quanto gli spetta.

Rintraccio del posto di lavoro: quali informazioni puoi ottenere sulla posizione lavorativa del debitore

Per quantificare la capacità di solvenza di un debitore si può analizzare il suo patrimonio, realizzando un’indagine patrimoniale, o si possono svolgere approfondimenti sulle sue attuali fonti di reddito. È da qui, infatti, che si potrà attingere per recuperare il credito se si decide di procedere a un pignoramento presso terzi delle somme dovute.

Rintracciare il posto di lavoro del debitore permette di appurare quali siano le sue risorse economiche e, quindi, definire le reali possibilità di recupero del credito.

Una volta ottenute queste informazioni, il creditore potrà intraprendere un percorso legale per il riscatto del credito. Nel caso di un lavoratore dipendente, ad esempio, potrà essere emesso un decreto ingiuntivo nei confronti del debitore e approvata una misura che garantisca il recupero del credito, come il pignoramento del quinto dello stipendio.

Cosa si scopre con un’indagine sul posto di lavoro

Il servizio di rintraccio del datore di lavoro è tra i più efficaci per individuare rapidamente l’attività lavorativa di un debitore moroso e approfondire dettagli utili al recupero del credito, come il tipo di contratto con cui è stato assunto e il salario che percepisce.

L’indagine di rintraccio del posto di lavoro permette di reperire informazioni come:

Per realizzare questo tipo di indagini è consigliabile rivolgersi a professionisti, in modo da ottenere informazioni complete e aggiornate.

Perché scegliere il servizio Rintraccio del posto di lavoro di INTELLIGENCEINSIDE.COM

Per trovare dove lavora una persona bisogna affidarsi a piattaforme specializzate che rintracciano questo tipo di informazioni per risolvere contenziosi tra debitore e creditore. Il vantaggio, in questo caso, è quello di sapere da subito la fruttuosità di una operazione di recupero del credito in via giudiziale o stragiudiziale.

INTELLIGENCEINSIDE.COM è una piattaforma e-commerce specializzata in indagini per il recupero crediti, che fornisce informazioni relative ai rapporti di lavoro che ha in essere un debitore insolvente.

Quali informazioni servono per avviare l’indagine con cui sapere se una persona è assunta presso un’azienda?

Per procedere con l’indagine si dovranno comunicare i dati della persona da indagare:

Con le informazioni rintracciate potrai intraprendere con successo un procedimento di pignoramento dello stipendio o della pensione del debitore insolvente e recuperare finalmente il credito dovuto.

Se nel corso dell’indagine viene appurato che il debitore è effettivamente nullatenente, saprai che le tue probabilità di recuperare il credito sono molto basse e potrai evitare di accumulare ulteriori perdite economiche tentando di ottenere un improbabile risarcimento.

Indagine 360° per Recupero Crediti

Per situazioni più complesse, consigliamo di ricorrere al servizio Indagine 360° per Recupero Crediti. È la soluzione perfetta per ottenere rapidamente una panoramica completa sulla attuale situazione economico-finanziaria del debitore.

L’indagine, consigliata anche per valutazioni pre-contrattuali, può essere realizzata sia su persone fisiche che aziende.

Ecco alcuni dati forniti dall’indagine:

Tutte le indagini di recupero crediti svolte da INTELLIGENCEINSIDE.COM comprendono un giudizio finale di recuperabilità del credito.

Richiedi gratuitamente maggiori informazioni sulle nostre indagini per il recupero del credito.

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Il momento in cui un’azienda comincia a ricercare partner commerciali per ampliare la propria rete di vendita è tra i più delicati: associarsi con il partner o il socio sbagliato può compromettere la reputazione (e il futuro) di un’impresa sul mercato.

Per questo motivo, prima di iniziare una partnership o intraprendere attività di co-marketing con un’altra azienda o un altro imprenditore, è importante svolgere indagini reputazionali.

Reputazione: il bene più importante di un’azienda

La reputazione di un’azienda è come il brand viene percepito da parte dell’opinione pubblica. 

L’obiettivo di un brand deve essere quello di essere la prima scelta di tutti i potenziali clienti per affidabilità, standard di qualità e rispetto del cliente. Per ottenere questo risultato è importante lavorare bene e avere un ottimo prodotto ma, soprattutto, il brand deve godere di un’eccellente reputazione, offline ma ancora di più online.

Web reputation: perché la reputazione digitale è così importante?

I consumatori acquistano sempre più online ma prima di concludere una transazione svolgono molte ricerche su un’azienda: “è affidabile? consegna con puntualità? i prodotti sono di qualità?” queste sono solo alcune delle domande che i potenziali clienti di un brand si fanno prima di acquistare ciò che vende.

La reputazione, soprattutto quella digitale, è così importante perché nel tempo è diventata anche un parametro di valutazione economica: il valore di un’azienda può diminuire o aumentare fino a 25 punti percentuali in base alla sua reputazione.

Per questo motivo è fondamentale controllare con regolarità ciò che si dice a proposito di un brand o un prodotto. L’attività di analisi della reputazione online è detta web reputation ed è una strategia che andrebbe applicata anche alla ricerca di un partner commerciale, di un fornitore e, in alcuni casi, anche alla scelta dei clienti.

Come valutare potenziali partner commerciali e fornitori in base alla loro reputazione digitale

Realizzare indagini online sulle aziende o le persone con cui si vogliono stabilire rapporti commerciali è fondamentale per assicurarsi della loro affidabilità.

Un imprenditore impiega anni e spesso capitali importanti per costruirsi una buona reputazione, ma basta un passo falso, una leggerezza, per compromettere tutto il lavoro fatto e la rispettabilità dell’azienda.

Per evitarlo, non bisogna mai perdere di vista le attività online che coinvolgono il brand, così come le personalità e le altre realtà con cui l’azienda viene associata.

L’analisi della digital reputation dovrebbe quindi applicarsi a qualsiasi potenziale partner e fornitore di un’azienda per evitare, in caso di crisi reputazionali, di essere investiti da una pubblicità negativa.

È certo che non tutti gli eventi infausti si possono prevedere, ma analizzare la storia di un brand può fornire informazioni utili sui suoi standard di qualità e sulla soddisfazione dei clienti. Associarsi a un brand che ha fama di non rispettare le scadenze, può compromettere gravemente la reputazione dell’azienda più apprezzata del mercato.

Allo stesso modo, essere collegati a imprenditori di dubbia fama non apporterà alcun beneficio all’azienda, per questo nella scelta di un socio, un fornitore e, in generale, di un partner commerciale, è determinante svolgere indagini di web reputation oltre che sul brand, sui suoi fondatori e altre personalità ad esso collegate.

Oltre al danno di immagine, pensiamo anche alle conseguenze economiche di una partnership con un socio moroso

Svolgere indagini reputazionali può metterci al riparo da tutti questi problemi.

Chi può realizzare indagini di web reputation su partner commerciali

Indagare online può sembrare un’operazione semplice, visto che la ricerca sul web è un’attività quotidiana per la maggior parte delle persone.

In realtà, ad un occhio inesperto possono sfuggire alcuni dettagli importanti, come le recensioni negative di clienti scontenti, nascoste ad arte dai brand sotto decine di recensioni positive, spesso false.

Uno specialista di web reputation, inoltre, è in grado di analizzare il social sentiment di un brand sulle principali piattaforme online, individuando quali sono le emozioni che un’azienda o una personalità suscita nel web.

Queste informazioni, veraci e dettagliate, sono fondamentali per scegliere il partner commerciale giusto e non correre il rischio di crisi di reputazione che possono compromettere il brand.

La scelta migliore è quella di affidarsi ad agenzie di investigazione con focus sulle Indagini reputazionali.

INTELLIGENCEINSIDE.COM è la piattaforma e-commerce specializzata in indagini sulla reputazione di persone ed aziende, sia in territorio italiano che oltre i confini nazionali.

“I nostri esperti raccolgono tutte le informazioni disponibili online e offline su persone e società per scoprire se la relazione con il soggetto indagato può mettere a rischio l’azienda. Si tratta di identificare minacce di tipo economico o reputazionale che possono compromettere un’azienda partner nel momento in cui dovesse verificarsi una crisi.” – Alessio Piccinni – Inside Intelligence & Cyber Risk Management Analyst

INTELLIGENCEINSIDE.COM mette a disposizioni delle aziende alcuni servizi specialistici per valutare correttamente un partner, un socio commerciale, un fornitore o un collaboratore:

Stai valutando di associarti a un nuovo partner o di appoggiarti a un nuovo fornitore? 

Per evitare danni alla tua immagine e compromettere la tua buona posizione nel mercato affidati ad una agenzia di investigazioni professionali per svolgere indagini reputazionali mirate.

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Un debitore moroso utilizza qualsiasi trucco per non restituire un credito di cui ha beneficiato. Una delle strategie più diffuse è quella di affermare di non disporre dei mezzi per risarcire il debito contratto, asserzione che può essere facilmente contraddetta grazie a indagini patrimoniali e bancarie ad hoc.

A questo punto, però, il debitore, messo con le spalle al muro, potrebbe attuare un’altra strategia: quella di rendersi irreperibile.

Cosa fare se risulta impossibile recuperare l’indirizzo di casa del debitore e, quindi, recapitargli un atto di ingiunzione? Per superare questo ostacolo sarà necessario svolgere una ricerca anagrafica per risalire all’attuale indirizzo di residenza e domicilio del debitore.

Vediamo come avviene il rintraccio di una persona, relativamente alle informazioni di residenza, per gestire le pratiche di riscossione di un credito in cui è fondamentale conoscere l’indirizzo del debitore.

Ricerca anagrafica su un debitore: come muoversi

Avere a che fare con un debitore che non vuole restituire un credito o pagare un servizio di cui ha beneficiato può essere molto complicato.

Un punto di svolta per il creditore è sicuramente quello in cui entra in possesso di informazioni che attestano la possibilità del debitore di risarcire il credito attingendo dal suo patrimonio.

A questo punto, però, un altro ostacolo potrebbe interporsi tra il creditore e il recupero del credito: risalire alla residenza o al domicilio del debitore per recapitargli la raccomandata con l’ingiunzione di pagamento o notificargli un atto giudiziario.

Cosa fare se l’indirizzo di residenza del debitore non è noto o aggiornato?

Un primo, generico, approccio può essere quello di realizzare ricerche online: trovare i dati anagrafici di una persona su un motore di ricerca o sui social network è possibile, ma le informazioni non sempre sono attendibili o aggiornate.

Un secondo metodo, molto più affidabile, è quello di consultare i Registri di Stato civile, presso il Comune di residenza del soggetto su cui vogliamo ottenere informazioni.

Per avviare una ricerca anagrafica e rintracciare la residenza di una persona fisica è necessario conoscere, oltre al Comune di residenza, alcuni dati anagrafici del soggetto:

Con questi dati qualunque cittadino può presentarsi all’Anagrafe Comunale del Comune di residenza del soggetto e ottenere, compilando l’apposita richiesta, il certificato di residenza con l’indirizzo della persona indagata.

Chiunque può ottenere le informazioni sulla residenza e il domicilio di una persona?

Sì, i dati anagrafici, tra cui la residenza, sono di pubblico dominio e per verificare dove un soggetto ha stabilito la propria sede non è necessario essere in possesso di un’ordinanza emessa da un giudice.

Trovare l’indirizzo di residenza di un debitore è un passaggio fondamentale per riscuotere un credito. Questa procedura, che sembra rapida e semplice, potrebbe però arenarsi se non si è a conoscenza di alcuni dati, come ad esempio il Comune di residenza del debitore.

In questo caso, il modo più pratico di procedere è quello di incaricare un’indagine a un’agenzia investigativa professionale.

La verifica della residenza anagrafica del debitore

INTELLIGENCEINSIDE.COM è la piattaforma e-commerce, specializzata in indagini per il recupero del credito, dell’agenzia investigativa internazionale INSIDE. La verifica della residenza anagrafica è tra le investigazioni di primo piano: pratica (si ottiene online), puntuale e con dati sempre veraci.

Con questa indagine verifichiamo la residenza anagrafica di un soggetto debitore sul territorio italiano.

Qui puoi richiedere maggiori informazioni sul servizio o ricevere una demo.

Rintraccio del Domicilio Effettivo

Un’altra indagine di punta nell’ambito della riscossione crediti è quella del rintraccio del domicilio effettivo di un debitore. Si tratta di un’esplorazione più approfondita rispetto alla verifica della residenza e che di fatto la ingloba.

Questa indagine permette di risalire a:

Le informazioni acquisite vengono integrate da un’accurata attività investigativa condotta sul posto.

Per ricevere rapidamente assistenza sul servizio clicca qui.

Il rintraccio anagrafico all’estero

Uno dei punti di forza di INTELLIGENCEINSIDE.COM è la sua presenza capillare in tutto il Mondo. Grazie a questa caratteristica, e alla presenza di un team internazionale in grado di gestire le specificità burocratiche di diversi Paesi, siamo in grado di rintracciare un debitore anche all’estero.

Le indagini di rintraccio anagrafico all’estero sono disponibili per ben 33 Paesi tra Europa, Asia, Nord America, Sud America, Africa e Oceania.

L’indagine fornisce informazioni aggiornate sulla residenza ufficiale o l’effettivo domicilio di una persona fisica che si è stabilita fuori dall’Italia con l’intenzione di rendersi irrintracciabile e vanificare le procedure legali di recupero credito.

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Chi è il De cuius?

De cuius deriva dall’espressione latina is de cuius hereditate agitur, il cui significato è “colui della cui eredità si tratta”.

Questo termine viene impiegato in ambito giuridico quando si affrontano questioni ereditarie, in cui spesso ci si trova davanti alla problematica di rintracciare il patrimonio della persona deceduta, per procedere alla spartizione dell’eredità.

Come individuare eventuali patrimoni conservati in conti correnti di cui nessuno, al di fuori del deceduto, è a conoscenza?

Realizzando indagini bancarie sulla persona deceduta.

Conti correnti di una persona deceduta: come rintracciarli

Una morte improvvisa, oltre alla perdita della persona cara, può generare problematiche giuridiche difficili da risolvere, per gli eredi del deceduto ma non solo.

Ecco alcuni esempi:

Se in vita la persona deceduta non ha comunicato a nessun altro gli estremi dei suoi conti correnti, potrebbe essere difficile per gli eredi rintracciare l’intero patrimonio del defunto e procedere alla sua suddivisione secondo testamento.

La soluzione, in questo caso, è affidarsi ad agenzie investigative professionali che, svolgendo indagini bancarie e patrimoniali, individueranno i capitali messi al sicuro in conti correnti bancari o postali, online o offline, sul territorio nazionale.

Come rintracciare il patrimonio di un defunto

Tra le pratiche burocratiche che vanno intraprese a seguito della morte di un familiare, figura la compilazione della dichiarazione di successione. Qui vanno indicati tutti i beni che costituiscono il patrimonio del defunto, in modo che un notaio possa procedere alla ripartizione dell’eredità tra gli aventi diritto.

Ma come risalire a tutti i beni della persona deceduta?

Per individuare tutti i beni di proprietà di una persona è necessario realizzare indagini patrimoniali.

Questo permetterà di risalire:

All’interno di questo tipo di indagini economico-finanziarie figura anche il rintraccio dei conti correnti del de cuius, che consente di risalire a tutti i conti bancari, le carte di credito, i conti di deposito, i libretti di risparmio e al portatore intestati alla persona deceduta e ancora attivi al momento della sua dipartita.

Realizzare indagini patrimoniali e finanziarie per soggetto o nominative è il modo più sicuro per gli eredi di individuare tutti i capitali posseduti dalla persona defunta e assicurarsi che la dichiarazione di successione sia completa.

L’accesso ai dati di una persona deceduta: indagini presso le banche e la richiesta all’anagrafe dei conti correnti bancari

Per rintracciare i conti correnti di un defunto, laddove non vi siano indizi utili, come indicazioni della persona deceduta o lettere della banca, gli eredi dovranno rivolgersi a tutte le possibili filiali, presentando il certificato di morte dell’intestatario del conto e compilando un’apposita domanda.

La verifica di tali informazioni è resa possibile dal “diritto di accesso”, consentito per legge all’interessato in qualità di erede, in caso di decesso dell’intestatario del conto. La protezione dei dati personali non è quindi un problema per chi è legittimato ad ottenere tali informazioni, purché non riguardino terzi.

Un’altra strada per individuare i conti correnti di un defunto è consultare l’Anagrafe Tributaria attraverso l’Agenzia delle Entrate.

L’accesso all’anagrafe dei conti correnti bancari del defunto può essere utile non solo ai parenti del de cuius ma anche a eventuali creditori per azioni di recupero credito.

Questi metodi di indagine non sono sicuramente i più rapidi.

Informazioni Finanziarie De Cuius: il modo più efficace per rintracciare i conti correnti di un defunto

L’esplorazione patrimoniale e l’indagine dei conti correnti del de cuius non dovrebbero mai essere trascurate perché permettono di conoscere il saldo della successione e decidere se accettare l’eredità oppure no (quest’eventualità si presenta se il patrimonio della persona deceduta ha saldo negativo a causa di debiti, ipoteche o pregiudizievoli di cui gli eredi non vogliono farsi carico).

INTELLIGENCEINSIDE.COM è specializzato in indagini finanziarie e patrimoniali per rintracciare rapidamente dove una persona deceduta ha custodito il proprio patrimonio.

In particolare, siamo in grado di fornire dati aggiornati e completi sui conti correnti del de cuius, permettendo agli eredi di recuperare l’intero patrimonio del caro estinto.

Si tratta di un servizio esclusivo, imprescindibile in caso di successione mortis causa, affidato a un team di professionisti del settore con esperienza e intuito.

Le indagini bancarie su persona deceduta svolte da INTELLIGENCEINSIDE.COM non tralasciano alcuna entità bancaria o istituto finanziario presente sul territorio nazionale, online e offline, così come i conti correnti aperti pressi le Poste Italiane. Se esiste un conto corrente da rintracciare, sarà individuato e sarà possibile conoscerne la capienza.

Andrea Sciangola, Sales Manager di Inside Intelligence & Security Investigations

La ricerca dei conti correnti del defunto può risalire fino agli ultimi 5 anni e informare di qualsiasi relazione bancaria intercorsa tra il soggetto defunto e istituti bancari nazionali.

L’indagine si basa principalmente su attività mirate di Human intelligence: i nostri investigatori procedono alla raccolta delle informazioni attraverso interviste presso gli Istituti di Credito e Poste Italiane per risalire alla presenza di conti correnti e alla loro capienza.

Al termine dell’indagine, che normalmente richiede 15 giorni, gli investigatori di INSIDE redigono un dossier completo con tutte le informazioni recuperate sui conti correnti aperti e ancora attivi della persona deceduta.

Questo permetterà agli eredi di iniziare le pratiche per riscattare i patrimoni giacenti sui conti bancari o postali rintracciati e di accettare l’eredità, sicuri che il saldo della successione sia positivo.

Anche chi deve recuperare un credito da una persona deceduta può richiedere questo dossier per sapere con certezza se ci sono capitali da cui attingere per riscattare il debito contratto in vita dal creditore.

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Cos’è una visura catastale per soggetto?

La visura catastale per soggetto (o per nominativo) è un certificato rilasciato dall’Agenzia delle Entrate, contenente i dati catastali di tutti i beni immobili intestati a un soggetto.

Cosa sono i dati catastali?

I dati catastali sono i dati identificativi di un immobile e comprendono informazioni topografiche e tecniche su una casa, un appartamento, un fabbricato o un terreno.

Per legge, chi stipula un nuovo contratto di fornitura (gas, luce, acqua) o modifica un precedente contratto deve comunicare i dati catastali all’Anagrafe Tributaria. In questo modo si assicura che la banca dati gestita dall’Agenzia delle Entrate sia sempre aggiornata e completa, con tutti gli immobili presenti sul territorio nazionale.

Come richiedere una visura catastale per soggetto?

Per ottenere il documento contenente i dati catastali di tutti i beni immobili intestati a un nominativo è necessario disporre dei dati anagrafici (nome, cognome, dati di nascita o codice fiscale) del soggetto, se si tratta di una persona fisica, o conoscere la denominazione e codice fiscale nel caso l’oggetto di indagine sia una persona giuridica (un’azienda).

Vuoi ottenere rapidamente una visura catastale per soggetto? Richiedila online su INTELLIGENCEINSIDE.COM.

Che tipi di visure catastali per soggetto si possono richiedere?

A seconda dei dati che si devono consultare è possibile richiedere una visura per soggetto attuale o storica.

La visura catastale per soggetto attuale contiene le informazioni relative a tutti gli immobili attualmente di proprietà di un soggetto.

La visura catastale per soggetto storica fornisce un resoconto cronologico di tutti gli immobili di cui il soggetto è stato proprietario o comproprietario nel passato, secondo quanto registrato nella banca dati catastale italiana.

Perché richiedere una visura catastale per soggetto?

Questo tipo di ricerca non ha come oggetto la proprietà (un bene immobile) ma il proprietario: quando si richiede una visura catastale per soggetto si vuole risalire a tutte le proprietà immobiliari intestate a un soggetto (nel presente o nel passato), che sia una persona fisica o un’azienda.

Un documento di questo tipo risulta utilissimo nell’ambito di indagini patrimoniali il cui obiettivo sia risalire a tutti i beni intestati a un soggetto, in particolare quando si sospetta che un debitore moroso stia occultando i beni in suo possesso per non rischiare un pignoramento.

Quando si richiede una visura catastale nominativa vanno indicati:

Come si legge una visura catastale per soggetto e quali informazioni contiene

Vediamo come si deve leggere la visura per sfruttare al massimo i dati che questo documento fornisce.

Nella visura catastale per soggetto troviamo:

Se abbiamo richiesto una visura catastale per soggetto attuale, troveremo indicati i seguenti dati per ogni immobile rintracciato:

Nel caso di una visura catastale storica per soggetto, troveremo l’indicazione “In carico” che si riferisce all’arco temporale in cui il soggetto della visura è stato proprietario dell’immobile rintracciato.

Come ottenere la visura catastale per soggetto (rapidamente e online)

Molti siti online offrono oggi questo servizio, oltre al portale dell’Agenzia delle Entrate. Rispetto a quest’ultimo, molte piattaforme permettono di compilare la richiesta più rapidamente, per questo sono preferibili all’organo ufficiale che gestisce i dati catastali.

Dove è consigliabile richiedere una visura catastale online?

Il consiglio è quello di rivolgersi solo a siti seri e affidabili, con una comprovata esperienza nel settore dei servizi offerti e che implementano i protocolli di sicurezza necessari per proteggere i dati personali degli utenti.

Richiedi la visura catastale per soggetto su INTELLIGENCEINSIDE.COM: è il servizio più conveniente e affidabile del mercato, con tempi di evasione di sole 24h.

Compila la richiesta in pochi minuti o contatta il nostro team di esperti al numero verde gratuito 800 9001 9001 per risolvere i tuoi dubbi.

Ti interessano altre visure catastali?

Scopri quella per immobile, che ti permette di trovare la persona a cui oggi è intestata una casa o un terreno (visura attuale) oppure tutti i precedenti proprietari (visura storica).

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Per recuperare un credito attraverso il pignoramento delle risorse occulte di un debitore moroso spesso è utile (o necessario) realizzare ricerche sui suoi conti correnti bancari, postali o presso istituti di credito online.

Ma indagini finanziarie di questo tipo fin dove possono spingersi e chi può controllare i conti correnti?

La più che probabile reticenza del debitore a fornire dati sui conti correnti in suo possesso e le norme che tutelano la privacy personale sono ostacoli insormontabili?

Rispondiamo a queste e altre domande nelle prossime righe.

Controlli sui conti correnti bancari e postali di un privato: chi può realizzarli?

Come è facilmente immaginabile, Agenzia delle Entrate e Guardia Di Finanza possono realizzare indagini finanziarie sui conti correnti di una persona fisica (un privato) o una persona giuridica (un’azienda).

Ma non sono le sole: anche un creditore, seguendo un apposito iter, può rintracciare il conto corrente di un debitore per recuperare un credito che non è stato ripagato. Allo stesso modo, un ex coniuge che non riesce a ottenere il versamento dell’assegno di mantenimento potrebbe voler sapere se l’ex nasconde capitali che non ha dichiarato e dove (ad esempio su conti online o conti correnti postali non noti).

Il creditore o l’ex coniuge che deve recuperare un credito può accedere, previa autorizzazione del presidente del Tribunale, all’Anagrafe tributaria o Archivio dei rapporti finanziari e in questo modo risalire alle informazioni bancarie di cui ha bisogno per intraprendere provvedimenti giudiziari.

Tali informazioni sono: i movimenti delle carte di credito, il saldo, versamenti e bonifici ricevuti.

Il pignoramento del conto corrente di un cliente insolvente

Quando si parla di conti correnti pignorati, si pensa subito alla ormai estinta Equitalia e al suo sostituto, l’Agenzia delle entrate-Riscossione dello Stato.

Nella riscossione dei crediti il Fisco vanta una posizione privilegiata, potendo accedere senza alcun problema (e senza bisogno di richiedere autorizzazione a un giudice) alle dichiarazioni dei redditi e ai dati patrimoniali di tutti i contribuenti.

Diverso è il caso di un creditore che tenta di recuperare una somma di denaro prestata a un debitore o di un’azienda con clienti insolventi.

Se si riescono a portare alla luce prove che i soggetti morosi in realtà dispongono delle risorse necessarie per saldare il debito, il creditore può sperare di recuperare quanto gli è dovuto attraverso il pignoramento dei beni del debitore.

Che cos’è il pignoramento presso terzi

Il Codice di Procedura Civile permette al creditore di rivalersi su terzi per riscuotere un credito: è quello che si conosce come pignoramento presso terzi. In questo caso è la banca il terzo debitore per cui, dopo aver rintracciato i conti correnti del soggetto moroso, il creditore può ottenere l’autorizzazione per espropriarne il saldo contabile attivo fino a risarcire il debito contratto.

Ma come accertarsi se, effettivamente, una persona dispone dei mezzi economici per pagare un debito ma non vuole farlo, ovvero occulta informazioni al rispetto per evitare provvedimenti di sequestro?

Il modo più efficace per scoprire la verità è rivolgersi a un’agenzia di investigazioni professionale che sia in grado di svolgere ricerche accurate e nel pieno rispetto della Legge su qualunque tipo di conto corrente intestato a un privato sul territorio nazionale e non.

Rintraccio conto corrente: come funzionano le indagini finanziarie

Realizzare indagini finanziarie è una procedura complessa che richiede esperienza e doti investigative che solo un professionista accreditato può vantare.

Il rintraccio dei conti correnti di un debitore, in particolare, può essere un’operazione complicata: si tratta di realizzare una visura bancaria personale del soggetto insolvente, passando in rassegna istituti di credito fisici e online, conti bancoposta e conti di deposito che possono essere stati occultati per evitare il pignoramento del conto corrente.

INTELLIGENCEINSIDE.COM ha maturato una consolidata esperienza in indagini finanziarie sul territorio nazionale, con cui è in grado di rivelare la capienza sui diversi conti correnti in possesso del debitore.

Perché rivolgersi a un’agenzia di investigazioni per realizzare controlli sui conti correnti?

Se si vuole procedere al pignoramento di un conto corrente per risolvere situazioni di insolvenza, in primo luogo si dovranno raccogliere informazioni attendibili che dimostrino che il soggetto moroso è solvibile, ovvero dispone delle risorse per coprire il suo debito.

Questo è un passaggio fondamentale per richiedere un decreto ingiuntivo nei confronti del debitore.

Un’agenzia di investigazioni può svolgere approfondite indagini patrimoniali sui conti correnti bancari, postali e online, recuperando informazioni cruciali che non sono accessibili a tutti. Questo tipo di informazioni, infatti, sono soggette a norme che tutelano la privacy dei soggetti e che vanno maneggiate con estrema cura e attenzione.

Per approfondire leggi l’articolo Come rintracciare un conto corrente più velocemente con un’indagine bancaria.

Una visura bancaria personale è l’unico approccio davvero efficace per scoprire qual è la situazione patrimoniale di un cliente insolvente o, più in generale, di un debitore moroso, e valutare così le reali possibilità del creditore di recuperare, attraverso azioni giudiziarie, quanto gli è dovuto.

Procedendo in questo modo, non si rischierà di fare un buco nell’acqua, ovvero di richiedere un provvedimento ingiuntivo che non potrà essere realizzato per mancanza di beni da pignorare. Per il creditore è l’unica strada percorribile se non vuole incorrere in spese legali che non porteranno a nulla di fatto.

“I consulenti investigativi di INTELLIGENCEINSIDE.COM realizzano indagini incrociate su persone fisiche o giuridiche in tutta Italia, presso tutti gli istituti di credito, incluse le Poste Italiane e le banche online. L’esperienza maturata in anni di indagini ci ha permesso di conoscere nel dettaglio il modus operandi di chi tenta di nascondere il proprio patrimonio per non vederlo pignorato. Oltre alle ricerche sulle principali banche dati, il nostro team di esperti realizza attività di human intelligence presso gli istituti di credito per geolocalizzare le risorse disponibili dei soggetti investigati e definire la capienza dei conti attivi.”Andrea Sciangola, Sales Manager di Inside Intelligence & Security Investigations

Controlli sui conti correnti: il dossier investigativo e la valutazione dell’esperto

Le prove raccolte mediante i controlli sui conti correnti bancari e postali del soggetto investigato serviranno per redigere un report con i risultati dell’indagine finanziaria.

Qui i consulenti dell’agenzia esporranno le loro valutazioni sull’efficacia di azioni legali nei confronti dei debitori o clienti insolventi, chiarendo se sussistono possibilità reali di recupero del credito, in base a quanto scoperto attraverso le indagini sui conti correnti.

Scopri le diverse tipologie di indagini finanziarie con cui la nostra agenzia supporta aziende e studi legali per il rintraccio di conti correnti in Italia, Svizzera e nel resto del mondo (indagini internazionali).

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Il Catasto italiano fornisce diversi documenti sugli immobili registrati nel suo archivio. Le planimetrie catastali, in particolare, sono indispensabili per realizzare una valutazione immobiliare o stipulare atti notarili per la compravendita di un fabbricato.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e come ottenere questo documento.

Che cos’è la planimetria catastale?

La planimetria catastale è il disegno tecnico, in genere in scala 1:200, di una unità immobiliare, ovvero una casa, un appartamento, un garage o un locale.

Per essere valida, la planimetria deve corrispondere alla situazione reale dell’immobile: se sono state apportate modifiche (un cambio nella destinazione dei locali, l’abbattimento di pareti o un frazionamento dell’unità) deve essere aggiornata da un tecnico abilitato (un ingegnere, un architetto o un perito industriale) che modificherà il disegno nella sua attuale condizione.

La planimetria modificata dovrà essere poi nuovamente registrata al Catasto.

Quali informazioni troviamo nella planimetria catastale?

L’aspetto interessante di questo documento è che sono presentate, graficamente, le caratteristiche più importanti di un immobile, come:

Oltre alla rappresentazione grafica del fabbricato oggetto della planimetria catastale, troviamo nel documento anche altri dati utili come:

N.B. Sulla planimetria non sono riportati i dati relativi alle superfici, ma queste possono essere calcolate grazie all’indicazione della scala della rappresentazione.

A cosa serve la planimetria catastale?

La planimetria catastale è un documento fondamentale per realizzare alcune operazioni immobiliari come:

Ma la planimetria di una casa viene richiesta anche per attività ben più quotidiane, come:

Dove richiedere la planimetria catastale?

Si può ottenere la planimetria catastale del proprio immobile rivolgendosi all’Agenzia del Territorio, che è l’ente pubblico che raccoglie e archivia i dati di tutti gli immobili censiti sul territorio nazionale (dal 2012 gestisce le banche dati del Catasto).

La planimetria può essere richiesta sia presenzialmente, presentandosi all’ufficio provinciale in cui è registrata, che online sul sito dell’Agenzia, attraverso la piattaforma Sister per i professionisti o su siti specializzati (se non si ha bisogno di planimetrie storiche).

La richiesta della planimetria catastale online

Ci diversi siti che offrono la possibilità di scaricare la planimetria catastale. L’importante è assicurarsi sempre dell’affidabilità del sito e che la connessione sia protetta, come nel caso del servizio offerto da INTELLIGENCEINSIDE.COM.

Chiunque può richiederne la planimetria? No.

Chi può richiedere la planimetria catastale?

Può richiedere una planimetria il proprietario dell’unità immobiliare, così come gli eredi, chi gode di altri diritti sull’immobile come quello di usufrutto, servitù, il diritto di abitazione, di uso o di superficie, e una persona con delega.

Ad esempio, un professionista – un architetto, un geometra, un avvocato o un notaio – può richiedere e scaricare la planimetria di un immobile se munito di delega, documento di identità e codice fiscale di un proprietario o altra persona con diritti sull’unità immobiliare.

Ovviamente, anche l’autorità giudiziaria può accedere alla planimetria, ad esempio quando è in corso una procedura di pignoramento.

Per ottenere informazioni su un immobile senza avere diritti reali su di esso, si deve invece richiedere una visura catastale.

Un servizio veloce e sicuro per ottenere l’ultima planimetria di un immobile

Ora dovrebbe essere chiaro che cos’è e a cosa serve una planimetria catastale, ma soprattutto che è possibile richiederla anche per via telematica, evitando lunghe code negli uffici preposti al tramite.

“Richiedere una planimetria online è davvero comodo ma non dimenticare di verificare sempre l’affidabilità del sito che stai usando: deve essere sicuro, professionale e attendibile. Se devi ottenere rapidamente la planimetria di un immobile di cui sei proprietario, affidati a siti specializzati come INTELLIGENCEINSIDE.COM: richiederemo il documento agli uffici catastali dell’Agenzia delle Entrate e te lo invieremo al tuo indirizzo email in pochi minuti”Andrea Sciangola, Sales Manager – Inside Intelligence & Security Investigations.

Ottieni subito la planimetria catastale del tuo immobile (online).

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